Le tracce di Dio
22. Maggio. 22

Una storia africana racconta di un uomo che voleva mettere in difficoltà un cristiano e gli chiese: «Come fai a sapere che Dio esiste?» Quello gli rispose: «Come posso sapere se è stato un uomo, una gallina o un asino a girare intorno alla mia casa questa notte? Ebbene, lo so grazie alle tracce lasciate nella sabbia!»

Scegliendo Israele come popolo di Dio, il Creatore riprende il filo rosso, ristabilendo la comunicazione rovinata con l’uomo. Gran parte della Bibbia si occupa della storia di questo popolo. In tal modo Dio dimostra al mondo il significato della benedizione divina.

Le biografie di Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Davide e di altri per- sonaggi ne sono la prova. La loro vita, come quella degli autori dei Salmi, testimonia di una relazione personale e profonda con Dio. Il Signore scrive la sua storia con uomini fallibili, ma che si lasciano guidare da lui.

Dio disse ad Abramo: «Io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione».

Genesi 12:2

Ancora oggi agisce nello stesso modo: egli cerca delle persone che si fidino completamente di lui.
Sicuramente Dio ha già lasciato delle tracce nella tua vita. Sei in grado di riconoscerle?

Testo della settimana: Genesi 12:1-9; 15:1-7
1 Lettera a Timoteo 1:12-17

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