La speranza di fronte alla morte
03. Novembre. 24

Gesù si trova davanti al tribunale ebraico. In risposta l’accusa che gli è stata mossa, conferma: “Io sono il Figlio di Dio”! Ops, questa è una bestemmia per i capi religiosi! Viene quindi inviato dal governatore romano Pilato.

Costui non trova nulla da rimproverargli e lo rimette ulteriormente al giudizio di Erode, il sovrano della regione. Costui ha già sentito parlare molto di Gesù e non vede l’ora di incontrarlo per vedere eventuali miracoli. Quando Gesù non dà nessuna risposta alle molte domande, si arrabbia e, con i suoi soldati, Erode lo deride e lo ingiuria rimandandolo da Pilato.

Travolto dagli eventi il governatore lascia che sia il popolo a decidere la sorte del Signore. “Sia crocifisso!” Lo stesso giorno, Cristo è appeso alla croce insieme a due criminali. Tutti lo prendono in giro e lo disprezzano. Che cosa succede inaspettatamente? Uno dei due malfattori, appesi accanto a Gesù, inizia a parlare. Crede che Gesù è Dio. Crede che è innocente. Ha fiducia che non lo dimenticherà e lo risusciterà dopo la sua morte. Crede che ha il potere di donare la vita eterna.

E tu? Che cosa credi riguardo a Gesù?

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.

lettera agli Efesini 2:8

Testo della settimana: Luca 22:66 -23:25

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