È autunno, le giornate si accorciano e gli uccelli si radunano per dirigersi verso il sud. La prima neve sta cadendo sulle montagne e gli alberi stanno perdendo le loro ultime foglie. Il fatto che ogni autunno gli alberi lascino cadere le loro chiome mi riempie di ammirazione. Questo abbandono è necessario per prepararsi all’inverno, in modo che in primavera possano crescere nuove foglie verdi.
Ritroviamo lo stesso principio nelle nostre vite. Ci sono molti ambiti in cui possiamo imparare a mollare la presa. A volte dobbiamo dire addio alle persone che amiamo, altre volte è necessario lasciare la nostra patria e spesso abbandonare i sogni e i punti di vista personali. La vita stessa non ci appartiene e, giorno dopo giorno, possiamo imparare a lasciarla andare. O come dice poeticamente il libro di Giobbe: “Nudo sono venuto al mondo e nudo lo lascerò”.
Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Matteo 10:39
Gesù, qualche tempo dopo avere rivolto queste parole ai suoi discepoli, ha dato la sua vita, morendo sulla croce per i peccati e per riconciliare con Dio chiunque si affida a lui per avere il perdono. Poi, è risorto.
Questo ci dà la certezza che una nuova primavera arriva dopo l’inverno. Lasciamoci andare nella fiducia che la vita eterna ci è stata donata in Gesù Cristo.
Che t’impedisce di lasciare andare qualcosa oggi?
Testo della settimana: vangelo di Matteo 16:26-27