Il 28 gennaio 2007, cinque polacchi partirono per scalare il Cervino. Nessuno di loro sospettava la triste notizia che avrebbe raggiunto i loro cari pochi giorni dopo. Due degli scalatori rimasero al rifugio «Hörnli» perché uno di loro si era ferito alla spalla. Gli altri iniziarono ad arrampicarsi verso la vetta.
Poco prima di mezzanotte, una chiamata arrivò al numero di emergenza 144. Ma il tempo era così brutto, che nessuno poté intervenire immediatamente. Quando ripresero i contatti, verso le otto del mattino successivo, il polacco rispose: «Non abbiamo bisogno di aiuto». I soccorritori avevano passato una notte insonne, ma, a quel punto pensarono che il loro compito fosse finito.
Fu uno shock quando alle 22 suonò nuovamente l’allarme. La neve e la fitta nebbia non permisero di intervenire fino all’alba. Dopo una lunga ricerca, trovarono gli escursionisti, ormai senza vita, sepolti sotto la neve. Conclusione: i due alpinisti hanno avuto la fortuna di essere stati costretti a rimanere nel rifugio. Gli altri tre, che si erano svitati, avrebbero potuto essere salvati senza problemi, se solo avessero accettato l’aiuto proposto.
E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il
Prima lettera di Giovanni 4:14
Salvatore del mondo.
Dio vi offre la sua salvezza. Che cosa rispondi?
Testo biblico: Prima lettera di Giovanni 4:12-21