La folla invade spesso le strade per manifestare contro l’inquina- mento, la corruzione e i governi dispotici. Protesta contro un sistema che non approva. Qualcosa di simile avvenne a Babilonia, una città menzionata nella Bibbia.
Nell’antichità i suoi abitanti volevano sfidare Dio con uno spirito orgo- glioso ed arrogante. La costruzione della torre di Babele è divenuta il simbolo della pretesa e dell’usurpazione da quel tempo fino ad ora. Quindi non sorprende scoprire che nell’ultimo libro della Bibbia, nell’A- pocalisse, Babilonia rappresenti appunto un sistema corrotto che, alla fine dei tempi, corre verso la propria rovina, causata dall’immoralità, dal potere e dall’avidità.
Coloro che sono nelle piazze, molto probabilmente hanno poca fa- miliarità con i racconti biblici. Si oppongono a un sistema ingiusto e globalizzato che, tuttavia, non cambierà né con l’avvicendarsi di nuovi volti sulla scena politica, né con un intervento violento. La pace e la vera giustizia, tanto agognate, rimangono irraggiungibili.
Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra
Genesi 11:4
Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è una rivoluzione nei nostri cuori. Solo lo Spirito Santo può portare un cambiamento salutare in coloro che si sottomettono umilmente a Gesù Cristo, il Principe della Pace.
Testo della settimana: Genesi 11:1-9 / Apocalisse 18:1-24