La speranza e il benvenuto
17. Novembre. 24

“Oh, che cosa vedo? Sta arrivando qualcuno!” Un padre scorge arrivare suo figlio da lontano, gli corre subito incontro a braccia aperte. Prima ancora che il figlio possa chiedere scusa, lo bacia e lo abbraccia: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro te. Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio!”

Il figlio ammette onestamente di avere rifiutato e ferito suo padre. Questo è il vero pentimento. Lo stato miserabile del figlio, la sua sporcizia e la sua puzza non respingono il padre. Egli si rallegra con tutto il cuore del ritorno del figlio e ordina ai servi: “Portategli l’abito più bello e rivestitelo a festa; mettetegli un anello al dito e delle scarpe ai piedi”. Invece di annientare il figlio con rimproveri, il padre gli esprime il suo amore.

Dio ti ama profondamente, proprio come sei. Non importa quale sia il tuo passato, con tutte le sue macchie. Dio ti sta aspettando!

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia vita eterna.

vangelo di Giovanni 3:16

Testo della settimana: Luca 15:11-32

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