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Pieno di autorità divina
Godloves.me
4. Aprile 2023

Gesù, poco dopo l’ingresso a Gerusalemme, trovandosi nel cortile del tempio, agì in modo del tutto inaspettato. Egli provava un forte senso di indignazione, perché l’interno del tempio era diventato un luogo in cui gli uomini vendevano e compravano abusando del loro potere e truffando. Il problema non era tanto che venissero venduti degli animali puri per sacrificarli sull’altare, il vero problema era che i cambiavalute approfittavano della povera gente.

Gesù entrò nel tempio e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri».

Vangelo di Matteo 21:12-13

Perciò Gesù usò delle parole forti per liberare la casa di suo Padre da tutto quel commercio illecito e citò le parole del profeta Geremia.

Anche attraverso le parole del profeta Isaia Dio aveva detto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli!» Isaia 56:7 Infatti Gesù voleva che il tempio fosse il luogo della vera adorazione a Dio, il Creatore dell’Universo, e non un luogo in cui si commerciava in maniera disonesta.

L’amore per la casa del Padre era come un fuoco che consumava Gesù.

Allora intervennero alcuni capi religiosi pieni di ira, chiedendogli un segno per dimostrare la sua autorità, Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere!» I presenti non riuscivano a capire ciò che Gesù dicesse e che in realtà egli si riferiva al suo corpo come al tempio.

Forse anche oggi questa affermazione di Gesù, cioè che il suo corpo era quel tempio che veniva disfatto alla croce per risorgere il giorno di Pasqua, è difficile da comprendere fino in fondo. Anche i suoi discepoli compresero ciò che Gesù voleva dire solo più tardi: Gesù, l’Agnello di Dio, pagò con la propria vita il prezzo più alto per il nostro riscatto!

Infatti sotto la croce alcuni prendevano in giro Gesù e lo accusavano di aver detto che sarebbe stato capace di ricostruire il tempio in tre giorni, ma che ora non era neppure in grado di scendere da quella croce e di salvarsi.

Per i sacerdoti e i farisei le parole di Gesù erano state arroganti e addirittura blasfeme, perché nessuno avrebbe mai potuto ricostruire in tre giorni un tempio che era diventato meraviglioso proprio con l’appoggio di Erode il Grande!

Nella tua vita ci sono attività che cerchi di nascondere perché sai che Gesù le detesta?

Vuoi sottometterti all’autorità di Gesù e adorarlo con un cuore sincero?

Testo per approfondire: Marco 11:15-18 / Geremia 7:11 / Giovanni 2:13-25

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