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La speranza e il benvenuto

La speranza e il benvenuto

“Oh, che cosa vedo? Sta arrivando qualcuno!” Un padre scorge arrivare suo figlio da lontano, gli corre subito incontro a braccia aperte. Prima ancora che il figlio possa chiedere scusa, lo bacia e lo abbraccia: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro te. Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio!”

Il figlio ammette onestamente di avere rifiutato e ferito suo padre. Questo è il vero pentimento. Lo stato miserabile del figlio, la sua sporcizia e la sua puzza non respingono il padre. Egli si rallegra con tutto il cuore del ritorno del figlio e ordina ai servi: “Portategli l’abito più bello e rivestitelo a festa; mettetegli un anello al dito e delle scarpe ai piedi”. Invece di annientare il figlio con rimproveri, il padre gli esprime il suo amore.

Dio ti ama profondamente, proprio come sei. Non importa quale sia il tuo passato, con tutte le sue macchie. Dio ti sta aspettando!

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia vita eterna.

vangelo di Giovanni 3:16

Testo della settimana: Luca 15:11-32

La speranza che trionfa sulla morte

La speranza che trionfa sulla morte

Due discepoli di Gesù sono in cammino verso il villaggio di Emmaus. Conoscono bene Gesù. Lo hanno frequentato per tre anni. Oggi sono tristi, hanno appena perso l’amico. Gesù è morto. Questo è l’argomento della loro conversazione durante il viaggio. Il loro dolore è grande.

Nel frattempo un tizio si unisce a loro. Non lo riconoscono. Ma è proprio Gesù risorto. Chiede: “Perché siete così tristi?” I discepoli gli raccontano della morte in croce del loro maestro. All’improvviso l’uomo comincia a spiegare i testi dell’Antico Testamento e le profezie che lo riguardano. Arrivano ad Emmaus. È già buio e i due invitano il nuovo compagno a restare con loro.

Tutti sono seduti a tavola e Gesù prende il pane e ringrazia Dio. Lo rompe e lo distribuisce. In quel momento lo riconoscono! “È Gesù! È vivo!” Che gioia! La loro tristezza se n’è andata.

La risurrezione di Gesù fornisce un solido fondamento alla mia speranza di vivere oltre la morte.

Qual è la tua speranza?

Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

vangelo di Giovanni 5:24

Testo della settimana: Luca 24:1-35

Weiss wie Schnee

Weiss wie Schnee

Es ist November, die Luft ist kühl und in den Bergen liegt schon der erste Schnee. An einem strahlend schönen Tag sehen die Berge jetzt anders aus, neu bekleidet, irgendwie rein. 

«Wasche mich, und ich werde weisser sein als Schnee

Psalm 51,9

Mit dieser Bitte wandte sich David, der König Israels, um 1000 v.Chr. an Gott. 

So wie wir den ersten Schnee nicht selbst erzwingen können, können wir uns auch ein reines Herz nicht selbst erarbeiten. «Wir alle sind in Sünde geboren», lesen wir im selben Psalm. Sünde ist vergleichbar mit einer Wunde, die wir selbst nicht heilen können. 

Aber Gott ist gnädig. Sowie er die Berge immer aufs Neue mit Schnee bekleidet, streckt er in seiner Güte die Hand aus, um dich rein zu machen. Jesus hat sein Leben am Kreuz gegeben, damit die Wunden, die du selbst nicht heilen kannst, wieder heil werden. 

Auf welche Weise kannst du Gottes Heilung für dein Herz zulassen?

Passender Bibeltext: 1. Johannes 1,7-9

Hast du Fragen über Gott oder die Bibel? Schreibe auf input@godloves.me oder WhatsApp +4177 533 61 78.

Der rote Faden

Der rote Faden

Im Alten Testament hatte das jüdische Volk eine ganz andere Beziehung zu Gott, als wir sie heute haben können. Weil Adam und Eva sich gegen Gott stellten, entstand eine Kluft zwischen den Menschen und Gott. Jahre später schloss Gott mit dem Volk einen Bund und gab ihnen Regeln, nach denen seine Anhänger leben sollten. Die Beziehung zu Gott beruhte darauf, dass es ihnen gut gehen würde, wenn sie Gott vertrauen.

Trotz Gottes Zusagen und Bündnis fiel es ihnen schwer, ihm zu vertrauen und die Regeln zu befolgen. Aber ungeachtet der Fehler, die sie machten, liebte Gott sein Volk immer und er wollte die Dinge mit ihnen in Ordnung bringen. Deshalb sandte Gott seinen Sohn Jesus als Mensch auf die Erde, der die Strafe am Kreuz auf sich nahm, die die Menschen verdienten. 

Gottes Bündnis fürs Leben heute ist:

Wenn ihr also mit dem Mund bekennt: «Jesus ist der Herr,» und im Herzen glaubt, dass Gott ihn vom Tod auferweckt hat, werdet ihr gerettet.

Römer 10,9

Vielleicht hast du noch keine Beziehung zu Jesus, dann darfst du wissen, dass er dich liebt. Weisst du, wie du in diese Beziehung zu Gott kommen kannst?

Gerne helfen wir dir weiter! Schreibe uns eine E-Mail an input@godloves.me, sende uns eine WhatsApp-Nachricht an +41 77 445 02 76 oder entdecke unsere Angebote auf godtime.online/kurse.

Bibeltext zum Thema: Römer 10,1-13

La speranza di fronte alla morte

La speranza di fronte alla morte

Gesù si trova davanti al tribunale ebraico. In risposta l’accusa che gli è stata mossa, conferma: “Io sono il Figlio di Dio”! Ops, questa è una bestemmia per i capi religiosi! Viene quindi inviato dal governatore romano Pilato.

Costui non trova nulla da rimproverargli e lo rimette ulteriormente al giudizio di Erode, il sovrano della regione. Costui ha già sentito parlare molto di Gesù e non vede l’ora di incontrarlo per vedere eventuali miracoli. Quando Gesù non dà nessuna risposta alle molte domande, si arrabbia e, con i suoi soldati, Erode lo deride e lo ingiuria rimandandolo da Pilato.

Travolto dagli eventi il governatore lascia che sia il popolo a decidere la sorte del Signore. “Sia crocifisso!” Lo stesso giorno, Cristo è appeso alla croce insieme a due criminali. Tutti lo prendono in giro e lo disprezzano. Che cosa succede inaspettatamente? Uno dei due malfattori, appesi accanto a Gesù, inizia a parlare. Crede che Gesù è Dio. Crede che è innocente. Ha fiducia che non lo dimenticherà e lo risusciterà dopo la sua morte. Crede che ha il potere di donare la vita eterna.

E tu? Che cosa credi riguardo a Gesù?

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.

lettera agli Efesini 2:8

Testo della settimana: Luca 22:66 -23:25