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Speranza per i non religiosi

Speranza per i non religiosi

A Natale molte persone partecipano ad un servizio religioso. Anche tu? Qual è la tua motivazione? È solo perché ci si aspetta questo da te o perché è appropriato? Oppure è per una tua convinzione?

La Bibbia racconta la storia di due uomini che vanno al tempio. Uno va perché vuole piacere a Dio. Conosce tutti i comandamenti e s’impegna ad osservarli con rigore. Perciò prega regolarmente. L’altro è molto diverso. Prova dei sentimenti di colpa. Probabilmente si sente di essere un uomo disonesto o un imbroglione.  In ogni caso, riconosce di essere un peccatore.

Qual è il punto di vista di Dio su questi due uomini? Il primo è orgoglioso e soddisfatto di se stesso. Il secondo ha un cuore spezzato e umile. Dio dichiara che tutti gli esseri umani sono peccatori indistintamente.  Nessuno è perfetto. Il secondo lo ha compreso. Sa di avere bisogno dell’aiuto e del perdono del Signore, per questo prega: “Abbi pietà di me che sono un peccatore”. Dio ama coloro che si ravvedono. Chiunque può avvicinarsi a lui sinceramente pentito. Anche tu.

Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

lettera ai Romani 5:8

Testo della settimana: Luca 18:9-17

Speranza per chi è disprezzato

Speranza per chi è disprezzato

Una donna entra in una casa che ha appena accolto Gesù. Sembra determinata. Ha un solo obiettivo: vederlo. Gli si avvicina. All’improvviso, le lacrime le rigano il viso, bagnando i piedi del Signore. Senza esitazione, asciuga il suo pianto con i capelli. Poi gli bacia i piedi, ancora e ancora. Glieli unge con un olio costoso. Dal punto di vista dei capi religiosi che assistono alla scena, questa donna lo contamina ogni volta che lo tocca. La Bibbia riferisce infatti che si tratta di una peccatrice; probabilmente è una prostituta, un tipo di persona verso la quale si nutrono pregiudizi e disprezzo. Gesù, invece, non la rifiuta. La lascia fare e stima la sua fede. Qual è il risultato? Non solo Gesù presta attenzione a questa donna, ma le concede il perdono.
Questo è esattamente ciò che ella ha sperato fin dall’inizio; è la ragione per cui è venuta a cercarlo.

Hai lacrime da versare? Non esitate a versarle ai piedi di Cristo!

Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste chiamata.

Dalla lettera ai Filippesi 3:13-14a

Testo della settimana: Luca 7:36-50

Der erste Sonnenstrahl

Der erste Sonnenstrahl

Heute ist ein schöner Herbstmorgen. Ich geniesse in Ruhe mein Frühstück am Küchentisch. Nach einer Weile erstrahlt die Sonne über den Bergen und die ersten Sonnenstrahlen finden den Weg in meine Wohnung. Nach einigen Sekunden des Staunens über die Schönheit des Sonnenaufgangs und den leuchtenden Herbstfarben entdecke ich, dass meine Fensterscheibe voller Staub und Flecken ist. Mir ist bisher gar nicht aufgefallen, wie schmutzig die Scheiben sind und ich nehme mir vor, sie demnächst wieder zu putzen. 

Eine ähnliche Wirkung hat Gott in unserem Leben, wenn wir ihm erlauben, wie die Sonne in unser Herz zu scheinen. Erstmal ist es gut, es wird warm und wir merken, dass uns seine Gegenwart gefehlt hat. Doch dann werden durch die Gegenwart Gottes in unserem Leben auch unsere dunklen Flecken offenbar.

Gott ist Licht. In ihm gibt es keine Finsternis.

1. Johannes 1,5b

Gott möchte, dass es uns gut geht, dass unsere Scheiben sauber sind. Nicht weil er uns anklagen oder in einen Leistungsdruck zwingen will, sondern weil er sich wünscht, dass nichts zwischen unserem Herz und seiner Liebe steht. 

Erlaubst du Gott, in dein Herz zu strahlen?

Passender Bibeltext: Johannes 8,12-20

Mehr dazu findest du auf godtime.online

Hast du Fragen über Gott oder die Bibel? Schreibe auf input@godloves.me oder WhatsApp +4177 445 02 76

Warum du nicht resignieren sollst

Warum du nicht resignieren sollst

Mit zunehmendem Alter beginnt unser Körper sich zu verändern. Die Muskeln fangen an zu schmerzen. Das Haar wird grau oder weiss. Unsere Sehstärke und das Gehör werden vielleicht schwächer. 

Der Apostel Paulus gab einst eine zeitlose Weisheit an die Menschen weiter, die auch heute noch hilfreich für uns ist:

Darum verlieren wir nicht den Mut. Wenn auch unsere körperlichen Kräfte aufgezehrt werden, wird doch das Leben, das Gott uns schenkt, von Tag zu Tag erneuert.

2. Korinther 4,16

In der Welt mögen wir an Körper und Seele herausgefordert und belastet sein. Dennoch kann Gott unser Innerstes tagtäglich erfrischen.  

Wenn du mit einer ernsthaften Diagnose zu kämpfen hast, dich für deinen Körper schämst oder von den alltäglichen Aufgaben erschöpft bist, resigniere nicht. Dein Körper mag schmerzen, doch Gott kann noch immer deinen Geist erneuern. Richte deinen Blick auf den, der Leben schenkt. 

Wo ist deine Kraftquelle?

Passender Bibeltext: 2. Korinther 4,7-18

Hast du Fragen über Gott oder die Bibel? Schreibe auf input@godloves.me oder WhatsApp +4177 533 61 78.

Che cosa dici a chi ti sta vicino?

Che cosa dici a chi ti sta vicino?

Quando siamo appassionati di qualcosa, ne parliamo ovunque. Così creiamo un seguito che con il tempo ha gli stessi interessi. Le aziende cercano influencers molto popolari sui social network, pagandoli generosamente per pubblicizzare i loro prodotti.

Il cristiano è ripieno di Cristo e la sua vita è caratterizzata da effetti visibili che la Bibbia paragona a frutti. Indica anche una sorgente di acqua viva che sgorga verso chi le sta intorno. Chi segue Gesù non segue un semplice influencer, perché essere cristiano non vuole dire appartenere ad un fan club o ad un’organizzazione.

Ad immagine di Cristo, il discepolo rinuncia alle pretese egocentriche. Si affida al meraviglioso progetto che Dio, il suo Creatore, ha previsto per lui. Seguire la propria strada senza una guida può, ovviamente, produrre soddisfazione. Ma chi cerca la volontà di Dio scopre che una nuova dimensione viene a riempire il suo cuore.

Cosa scaturisce dal tuo cuore?

Dall’abbondanza del cuore la bocca parla.

vangelo di Matteo 12:34b

Testo della settimana: Luca 6:43-45