Quella domenica due discepoli stavano camminando da Gerusalemme verso Emmaus, quando Gesù si avvicinò a loro chiedendo perché fossero così tristi. In realtà i due discepoli non avevano riconosciuto Gesù e, anzi, si meravigliavano, che quella persona non fosse a conoscenza di tutti gli eventi sconvolgenti che erano successi negli ultimi giorni. Chiaccchierando fra di loro esprimevano un certo stupore per la notizia della tomba vuota e una profonda delusione perché non si era verificata la tanto agognata liberazione dal regime romano.
Ad un tratto Gesù li rimproverò per la loro poca fede e cominciò a spiegare che il Messia doveva soffrire per il perdono dei peccati e risorgere dai morti. Verso sera i due lo invitarono a cena e finalmente riconobbero Gesù quando egli prese il pane e lo spezzò. In quello stesso istante sparì dalla loro vista e allora tornarono a Gesusalemme per raccontare l’accaduto agli altri discepoli. Arrivati, dissero a tutti che avevano finalmente compreso perché, mentre Gesù parlava, sentissero come un fuoco ardere nei loro cuori.
«Perché avete dei dubbi? Guardate le mie mani e i miei piedi, sono proprio io! Toccatemi e rendetevi conto che non sono un fantasma! Un fantasma non ha carne ed ossa come ho io!» Detto questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Dal Vangelo di Luca 24:38-39
Gesù apparve anche agli altri discepoli che erano riuniti in una stanza dicendo: «Pace a voi!» Poi li salutò e mostrò loro i segni dei chiodi. Infine disse ai discepoli spaventati: «Perché siete turbati? E perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Non vi ricordate ciò che vi dicevo prima, quando ero ancora con voi, che tutte le cose scritte su di me da Mosè, dai profeti e nei Salmi, dovevano avverarsi?» Gesù si mise perfino a mangiare un pezzo di pesce arrostito davanti ai loro occhi, proprio perché avessero una prova tangibile che non era uno spirito, benché per entrare in quella stanza avesse superato la porta sprangata! Evidentemente il suo corpo risuscitato non era più sottoposto alle leggi della natura!
In quell’occasione Tommaso non era presente, proprio per questo qualche giorno dopo, Gesù gli diede un’opportunità particolare dicendogli: «Metti pure il dito nelle mie mani e la tua mano nel mio fianco e non essere più incredulo, ma credi!» Allora Tommaso esclamò: «Signore mio e Dio mio!» E Gesù gli rispose: «Tu credi perché mi hai visto? Beati quelli che crederanno senza aver visto!»
Oggi non possiamo vedere Gesù con i nostri occhi fisici come accadde ai discepoli, ma, credendo in lui e usando i nostri occhi spirituali possiamo conoscerlo!
Ti è mai successo che il tuo cuore bruciasse di gioia, leggendo la Parola e scoprendo dettagli nuovi su Gesù Cristo, il Figlio di Dio? Non ti succederà con un altro libro, perché solo la Bibbia è Parola di Dio!
Was für ein Privileg hatten doch die Jünger, die mit Jesus über 3 Jahre zusammen waren und gewaltige Dinge erleben konnten. Auf dem Wasser gehen, mit etwas Brot und Fisch Tausende von Menschen sättigen, Blinde sehen, Lahme gehen, Tote stehen auf! War das nicht genug, um zu beweisen, dass er der verheissene Messias ist?
Scheinbar war durch die Kreuzigung vieles wie weggeblasen. Die Jünger wurden in Angst und Schrecken versetzt! Als sie dann noch beschuldigt wurden, die Leiche gestohlen zu haben, waren sie noch verzweifelter! Dem Bericht der Frauen glaubten sie nicht, die ihnen erzählten, dass Jesus wirklich auferstanden sei!
Dann kam Jesus höchstpersönlich vorbei: «Friede sei mit euch! Tastet mich an, gebt mir etwas zu essen und glaubt endlich, dass ich es bin!» Es gibt keinen grösseren Beweis als diesen, dass Jesus einige Male seinen Jüngern begegnet ist. Er hat die Zweifler und Angsthasen liebevoll ermutigt!
Schaut mich doch an, meine Hände, meine Füsse, dann erkennt ihr, dass ich es wirklich bin! Fasst mich an und überzeugt euch; ein Geist hat doch nicht Fleisch und Knochen wie ich!
Giuseppe di Arimatea era stato uno dei discepoli di Gesù, ma in segreto, perché temeva i Giudei. Fu lui a chiedere a Pilato il permesso di portare via il corpo di Gesù. Lo accompagnava anche Nicodemo, un uomo che era andato tempo prima a trovare Gesù di notte per capire chi fosse realmente. Questi due uomini volevano il corpo di Gesù per offrirgli una sepoltura dignitosa, ecco perché avevano portato circa trentacinque chili di unguento di mirra e di aloe. Insieme a loro c’erano alcune delle donne che avevano servito Gesù. Purtroppo era stata posta una pietra pesantissima davanti al sepolcro e alcuni soldati romani lo sorvegliavano giorno e notte, perché i capi religiosi avevano sentito dire che Gesù sarebbe risorto il terzo giorno e quindi avevano chiesto a Pilato di mettere un picchetto di guardia.
Quando le donne entrarono nel sepolcro non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; tutte impaurite chinarono il viso a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato!»
Vangelo di Luca 24:4-6a
Fra i discepoli di Gesù regnava un dolore profondo, erano tutti molto delusi e sconcertati per la morte del loro Maestro. La domenica mattina di buon’ora alcune donne si avviarono al sepolcro portando dei profumi. Ma Gesù non ne aveva più bisogno!
Si erano avviate molto tristi e preoccupate mentre si chiedevano come avrebbero potuto spostare quella pietra immensa. Non sapevano che la potenza di Dio aveva fatto risorgere Gesù e quella potenza agisce ancora oggi in tutti coloro che credono in lui! Il Signore Gesù vuole rotolare da te «la pietra» del dubbio, della perplessità e della preoccupazione ricordandoti che egli vive e che ha vinto la morte!
Le donne piene di gioia furono le prime ad annunciare quella notizia stupenda ai discepoli increduli, in un tempo in cui la testimonianza delle donne non aveva nessun valore neppure nei tribunali dell’epoca, ma Pietro e Giovanni corsero subito alla tomba, non riuscivano a credere alla realtà di ciò che le donne avevano raccontato! Gesù era veramente risorto e nei quaranta giorni successivi si fece vedere ripetutamente prima dai suoi discepoli, poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte era ancora in vita quando l’apostolo Paolo scrisse questi fatti ai Corinzi: «Se la fede ci servisse soltanto per la vita terrena, noi saremmo i più miserabili di tutti gli uomini! Ma la realtà è che Cristo è davvero risuscitato dai morti ed è diventato il primo di tutti quelli che un giorno risusciteranno».
Gesù Cristo è morto e risorto anche per te, affinché, credendo in lui, tu possa ricevere il perdono e la vita eterna! Questo è il vero significato della Pasqua.
Diesen bekannten Ostergruss rufen sich noch heute viele Christen im Osten zu. Ist das nur ein schöner Brauch oder steckt mehr dahinter?
Es geht um die Grundlage des Glaubens. Die geistliche Elite von damals versuchte Jesus mit der Kreuzigung zum Schweigen zu bringen. Die zum Voraus angekündigte Auferstehung glaubten sie mit der Versiegelung des Grabes und einer Wachmannschaft unter Kontrolle zu haben. Als aber ein Engel den Grabstein wegrollte, zitterten die Soldaten und fielen zu Boden. Nun versuchte die religiöse Elite mit ihrem Einfluss das gewaltige Ereignis systematisch in Lüge zu verdrehen und sie kauften die Wachsoldaten für Falschaussagen.
Wäre aber Christus nicht auferstanden, so hätte unsere ganze Predigt keinen Sinn, und euer Glaube hätte keine Grundlage.
Korinther 15,14
Die Nachfolger, welchen Jesus wirklich erschien, nahmen lieber Folter und Tod in Kauf, als ihre grosse Freude über die ewige Wahrheit zu verlieren. – Das ist übrigens heute genauso!
Weltweit unternehmen wir Menschen grosse Anstrengungen, um Kriege zu schlichten, Hunger zu bekämpfen, zerbrochene Beziehungen zu retten…
Die Pläne, diese Probleme zu lösen und Frieden zu schaffen, könnten nicht unterschiedlicher und oft kontroverser sein.
Gottes Friedenskonzept ist sein einziger Sohn Jesus! Er bezahlte mit seinem Leben, damit wir eine neue Chance erhalten, in eine echte Beziehung mit Gott zu kommen. Die Heilung und Versöhnung des Menschen muss tief in unseren Herzen und in unserem Denken geschehen. Alle anderen Ansätze und Versuche sind nur oberflächlich und nicht nachhaltig.
Jesus wurde zum Opferlamm, das freiwillig starb, um alle unsere Schuld auszulöschen. Das passiert aber nicht automatisch. Es braucht die persönliche Zuwendung zu ihm und die Annahme dieses Geschenks.
Christus ist deshalb für alle gestorben, damit alle, die leben, nicht länger für sich selbst leben, sondern für Christus, der für sie gestorben und auferstanden ist.
Korinther 5,15
Jesus ist nicht nur gestorben, sondern auch auferstanden! Er lebt! Deshalb kann unsere Beziehung zu Gott wiederhergestellt und für immer heil werden!
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