Gesù, poco dopo l’ingresso a Gerusalemme, trovandosi nel cortile del tempio, agì in modo del tutto inaspettato. Egli provava un forte senso di indignazione, perché l’interno del tempio era diventato un luogo in cui gli uomini vendevano e compravano abusando del loro potere e truffando. Il problema non era tanto che venissero venduti degli animali puri per sacrificarli sull’altare, il vero problema era che i cambiavalute approfittavano della povera gente.
Gesù entrò nel tempio e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri».
Vangelo di Matteo 21:12-13
Perciò Gesù usò delle parole forti per liberare la casa di suo Padre da tutto quel commercio illecito e citò le parole del profeta Geremia.
Anche attraverso le parole del profeta Isaia Dio aveva detto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli!» Isaia 56:7 Infatti Gesù voleva che il tempio fosse il luogo della vera adorazione a Dio, il Creatore dell’Universo, e non un luogo in cui si commerciava in maniera disonesta.
L’amore per la casa del Padre era come un fuoco che consumava Gesù.
Allora intervennero alcuni capi religiosi pieni di ira, chiedendogli un segno per dimostrare la sua autorità, Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere!» I presenti non riuscivano a capire ciò che Gesù dicesse e che in realtà egli si riferiva al suo corpo come al tempio.
Forse anche oggi questa affermazione di Gesù, cioè che il suo corpo era quel tempio che veniva disfatto alla croce per risorgere il giorno di Pasqua, è difficile da comprendere fino in fondo. Anche i suoi discepoli compresero ciò che Gesù voleva dire solo più tardi: Gesù, l’Agnello di Dio, pagò con la propria vita il prezzo più alto per il nostro riscatto!
Infatti sotto la croce alcuni prendevano in giro Gesù e lo accusavano di aver detto che sarebbe stato capace di ricostruire il tempio in tre giorni, ma che ora non era neppure in grado di scendere da quella croce e di salvarsi.
Per i sacerdoti e i farisei le parole di Gesù erano state arroganti e addirittura blasfeme, perché nessuno avrebbe mai potuto ricostruire in tre giorni un tempio che era diventato meraviglioso proprio con l’appoggio di Erode il Grande!
Nella tua vita ci sono attività che cerchi di nascondere perché sai che Gesù le detesta?
Vuoi sottometterti all’autorità di Gesù e adorarlo con un cuore sincero?
Dopo quell’ingresso trionfale nella città santa, il popolo ebreo, essendo gravemente oppresso dai Romani, si aspettava un liberatore politico. Aveva appena assistito alla prima parte della profezia del profeta Zaccaria e perciò si aspettava che si verificasse subito anche la profezia contenuta nel versetto seguente, cioè che giungesse finalmente un regno visibile di pace e di liberazione! Proprio per questo, di tanto in tanto, qualche gruppo radicale cercava di combattere i Romani usando le armi. Ma Gesù, più volte aveva condannato energicamente queste azioni dicendo: «Chi usa la spada, morirà colpito dalla spada!»
Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all’altro e dal fiume sino alle estremità della terra.
Profeta Zaccaria 9:10
Dopo più di 400 anni di silenzio da parte di Dio, finalmente era arrivato Gesù: la sua presenza aveva cambiato radicalmente la vita di tante persone perché Gesù guariva i malati, gli zoppi camminavano, i ciechi vedevano, addirittura Gesù aveva il potere di fermare le onde furiose del mare o di saziare migliaia di persone con pochi pani e pesci! Gesù parlava di perdono, riconciliazione, liberazione dal peccato e spiegava di essere venuto per servire e non per essere servito e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti!
I profeti dell’Antico Testamento avevano più volte descritto questa sua prima venuta dicendo che sarebbe arrivato un bambino che avrebbe salvato il popolo servendo. Inoltre essi avevano profetizzato che ci sarebbe stata una seconda venuta, nella quale Gesù sarebbe tornato in questo mondo come Re e Giudice, quindi non più nella debolezza di un bambino, né nella fragilità di un servo.
Sia il profeta Zaccaria che il profeta Isaia, 700 anni prima dell’arrivo di Gesù, elencano molti dettagli riguardo alla nascita e alla morte del Signore Gesù.
La mangiatoia, la croce e la corona sono tre simboli che ci riportano in maniera diretta alla nascita, alla morte e al ritorno del Signore Gesù. Questi tre avvenimenti in parte si sono già verificati, l’ultimo deve ancora vedere la sua realizzazione.
Chi ha riconosciuto Gesù come Redentore e Salvatore aspetta con gioia che il Regno visibile del Messia si realizzi. L’uomo ha una visione parziale della storia, ma Dio ha la visione globale di tutto quello che è successo e di quello che succederà e nulla sfugge al suo controllo! Nei tempi stabiliti tutto troverà il suo completo e perfetto compimento.
Che cosa pensi personalmente del Re Servitore?
Testo per approfondire:Isaia 52:13-53:12 Un consiglio: leggi durante la settimana ripetutamente questo testo per capire meglio le profezie. Dove parlano del Re e dove del Servo di Dio?
Ein Kollege behauptet, der Osterhase sei das gefährlichste Tier. Dabei ist er doch so originell, süss und völlig harmlos! – Genau deswegen sei er so gefährlich. Er mache das «revolutionärste» Fest aller Zeiten, welches die Welt veränderte, zu einer harmlosen Hasen-Party mit gefärbten Eiern! – Hoppla, der sitzt – und ich kann das gut verstehen!
Weil Christus an Ostern wirklich auferstanden ist, versetzt das noch heute Menschen in Rage, wenn sie mit den echten Fakten von Ostern konfrontiert werden. Viele möchten sich lieber nicht exponieren und übernehmen oft den allgemeinen «Mainstream». – Gutes tun, in die Kirche gehen oder an ein höheres Wesen glauben, ist nicht negativ, ersetzt aber eine lebendige Beziehung zu Jesus nicht. Es ist allein die Kraft der Auferstehung von Jesus Christus, welche uns von Schuld und Sünde befreit. Sie ebnet uns den Weg der Versöhnung zu Gott.
Denn wenn wir mit Gott versöhnt worden sind durch den Tod seines Sohnes, als wir noch Feinde waren, wie viel mehr werden wir als Versöhnte gerettet werden durch sein Leben!
Un giorno Gesù fece un ingresso trionfale a Gerusalemme: Harim*, un giovane ebreo, si avvicinò a quel corteo che passava per le vie della sua città e vide un uomo seduto su un asino e la gente che esclamava: «Osanna, al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» Molti mettevano i loro mantelli sulla strada, altri tagliavano dei rami e li poggiavano a terra per creare una sorta di tappeto.
Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina.
Profeta Zaccaria 9:9
Immediatamente, Harim* pensò al Salmo che aveva sentito cantare spesso da coloro che si recavano al tempio: «Chi è questo Re di gloria? È il Signore forte e potente!»
Il giovane aveva sentito parlare più volte di Gesù, ecco perché stava guardando quella scena con grande attenzione. Harim* era rimasto impressionato nel sentire di tutti i miracoli che Gesù aveva compiuto. La gente raccontava che Gesù avesse un modo unico di insegnare. Proprio per questo Harim*, vedendolo cavalcare un asinello, pensò che non si comportava così come facevano i governatori romani, fieri sulle loro cavalcature.
Harim* era sempre più convinto di aver incontrato proprio il Messia, il re tanto atteso, il discendente del re Davide! Ormai si era fatto una sua opinione su Gesù e non voleva essere influenzato dal parere di altri che non lo riconoscevano come Messia. Inoltre riteneva l’asino molto adatto alla persona di Gesù e pensava: «È un animale abituato a sopportare dei carichi pesanti!» E si chiedeva se fosse per questo che aveva sentito dire da Giovanni Battista che il Messia avrebbe portato il peso del peccato del mondo.
Perciò pieno di entusiasmo si mise a gridare insieme agli altri: «Osanna al Re che viene!» Nelle sue lettere l’apostolo Paolo dà un titolo interessante a Gesù: «il Signore della gloria»!
Chi è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per te?
* Gli avvenimenti della domenica delle Palme immaginati così come avrebbe potuto raccontarli un giovane ebreo.
Wir können uns mit genügend Geld kaufen, was uns gerade gefällt. Es muss einfach gefallen und für uns stimmen. Wir denken, dass das bei Gott auch so funktioniert und dass viele Wege zu Gott führen. Wichtig ist, dass es für mich stimmt! – Ist das wirklich so?
Fact: Gott schuf die Welt in sechs Tagen und machte Mann und Frau nach seinem Bild. Er sandte seinen Sohn, obwohl er schon immer existierte. Die Jungfrau Maria brachte ihn zur Welt. Jesus wuchs in der Familie eines Zimmermanns auf. Der Handwerker lehrte gewaltig und nicht wie die Theologen von damals. Die Wunder unterstrichen seine göttliche Identität.
Alle Religionen stellen Ansprüche, die kaum erfüllt werden können. Trotzdem reicht gutes Tun nie aus. – Der souveräne Gott hat keine Religion. Er gab seinen Sohn Jesus auf die Erde, um uns Vergebung und Versöhnung anzubieten. Eine echte, tiefe Beziehung zu Gott können wir nur durch Jesus bekommen. Er hat schon alles getan!
Jesus antwortete: «Ich bin der Weg, ich bin die Wahrheit, und ich bin das Leben! Ohne mich kann niemand zum Vater kommen.»
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